Wacker Neuson, tornano gli skid e i track-loader

Wacker Neuson, tornano gli skid e i track-loader

Tre nuovi modelli con pesi operativi fino a 2.500 kg che puntano su concretezza, affidabilità e prestazioni interessanti.

Wacker Neuson torna in Italia con gli skid e i track-loader. Una notizia in anteprima che è stata svelata al SAIE di Bari. Il Gruppo tedesco, presente in forze sia con la filiale italiana, sia con il proprio importatore per il sud Italia, ha infatti presentato l’SW10. Si tratta del primo di tre modelli di cui uno, ci ha preannunciato Georg Jung, Direttore di Wacker Neuson Italia, sarà anche cingolato.

“Si tratta di un ritorno in un mercato che ci chiede queste macchine da tempo” ha spiegato Jung “e questa presenza a SAIE Bari è per noi una vera e propria anteprima. A fine novembre presenteremo questa nuova gamma a tutta la rete italiana con tutti e tre i modelli disponibili. I mercati di Italia e Australia hanno deciso, con il benestare della Direzione del Gruppo, di affidarsi ad uno dei partner aziendali con cui già lavoriamo su diverse linee di prodotto. Una collaborazione che quindi si amplia ulteriormente e ci permette di affrontare il mercato in modo ancora più completo”.

Alla base c’è un prodotto semplice e concreto che gli utilizzatori apprezzeranno in modo particolare. Come ormai consuetudine per quanto riguarda Wacker Neuson, infatti, le macchine in arrivo si distinguono per un funzionamento che predilige meccanica e idraulica mettendo in prima linea affidabilità e semplicità di intervento.

Wacker Neuson SW10, il più piccolo dei tre

Con un peso operativo di 1.850 kg ed una potenza di 18,5 kW (24,8 cv), l’SW10 si presenta come il più piccolo della gamma. Una macchina che, con la sua larghezza di 1.250 mm, integra verso il basso l’attuale offerta del costruttore. Abbiamo infatti uno skid-loader compatto e maneggevole che permette di muoversi in quegli ambiti dove con altre macchine risulta difficile. Per Wacker Neuson rimane infatti strategica la gamma di pale gommate compatte, di cui l’azienda è leader, ma la presenza degli skid e track-loader è importante per un mercato come quello italiano.

Il nuovo SW10, pur essendo molto compatto, dispone di numeri molto interessanti. Il carico di ribaltamento è di 800 kg con una forza di strappo di 930 daN (930 kg), ed una forza di sollevamento di 1.030 daN (1.030 kg).

Kubota sotto al cofano

La motorizzazione è il Kubota V1505-E4B Stage V da 18,5 kW (24,8 cv) a 2.300 giri/min. La coppia massima è di 92 Nm a 1.600 giri/min. La cilindrata è, per la dimensione della macchina, generosa. Stiamo infatti parlando di 1.498 cc suddivisi in 4 cilindri. Il serbatoio del carburante è di 43 litri.

L’impianto idraulico è composta da una doppia pompa a portata variabile da 2 x 48 l/min dedicate alla trasmissione. A cui si aggiungono ulteriori 32 l/min con una pompa ad ingranaggi per braccio, benna e attrezzature. Abbiamo una pressione di funzionamento di 180 bar che ci permette di operare con le classiche attrezzature per minipale compatte mentre il serbatoio dell’olio idraulico è di 30 litri. Una capacità che consente, su una macchina di queste dimensioni, di avere una buona riserva di raffreddamento.

Da un punto di vista della trasmissione abbiamo invece 4 motoriduttori collegati su ogni singola ruota. Un sistema collaudato che permette di avere una piena controllabilità del mezzo e al contempo raggiungere la velocità massima di 10 km/h. Notevole la capacità di spinta che si attesta a 1.181 daN (1.181 kg).

Un trio per i cantieri italiani

Le altre due macchine, di cui sarà svelata la sigla prossimamente, saranno un modello gommato ed uno cingolato. Wacker Neuson avrà quindi due macchine, derivate dalla stessa base, dal peso operativo di 2.455 kg in versione sia cingolata che gommata. Il modello gommato si caratterizza per il carico di ribaltamento di 910 kg mentre quella cingolata arriva a 1.181 kg.

La motorizzazione è sempre Kubota. Parliamo del modello V1505-CR-TE5 Stage V. La potenza erogata, in entrambi i modelli, è di 33 kW (44 cv) a 3.000 giri/min a fronte di una coppia massima di 118 Nm a 2.000 giri/min. Le pompe a portata variabile dedicate alla trasmissione hanno una portata di 2 x 71 l/min. Braccio e benna hanno a disposizione 60 l/min. La linea attrezzature dispone di 56 l/min a 190 bar. Su questi modelli è disponibile anche la versione High Flow da 98 l/min. Quest’ultimo è un valore estremamente interessante che permette di lavorare con attrezzature performanti che ampliano e arricchisono le opportunità applicative della macchina.

Alcuni numeri

I numeri “crudi” sono concreti e interessanti. La forza di strappo è infatti pari a 1.700 daN (1.700 kg) mentre la forza di sollevamento è di 1.620 daN (1.620 kg).

Da un punto di vista della traslazione è possibile raggiungere la velocità massima di 10 km/h nella versione gommata. Quella cingolata dispone invece di doppia velocità con limite di 4,5 e 10 km/hDa un punto di vista della spinta abbiamo invece 2.200 daN (2.200 kg). Carburante e olio idraulico dispongono rispettivamente di serbatoio da 55 e 37 litri. Autonomia operativa e concreto aiuto nel raffreddamento dell’impianto sono quindi assicurati.

Fonte: e-Construction


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